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Bombole GPL / metano sostituzione per le auto, si fa in officina

Giovedi, 17.09.2020  |  

La riforma del Codice della Strada inserita nel Decreto Semplificazioni sorride a chi possiede un’auto dotata di impianto a GPL o metano che periodicamente hanno l’obbligo della sostituzione programmata delle bombole per motivi di sicurezza. Il Parlamento ha infatti introdotto una specifica disposizione che consente al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con apposito decreto attuativo, di escludere dalle attività di verifica e prova presso le Motorizzazioni civili (ai sensi dell’art 78 del Codice della Strada) alcune tipologie di modifica delle caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli.

E’ noto il problema di ritardi dovuti alla Motorizzazione per il collaudo delle bombole sostituite è noto e ne avevamo già dato l’allarme

Impianti a GPL / metano, riforma Codice della Strada, Decreto Semplificazioni

La riforma del Codice della Strada punta a snellire le procedure per il collaudo di un’auto sui cui è stato installato un’impianto GPL o su cui si deve procedere con la sostituzione programmata della bombola del gas.
La riforma permette al Ministero proprio di snellire e semplificare anche le procedure per la 
sostituzione decennale dei serbatoi di GPL
 degli autoveicoli, superando i ritardi, in qualche caso di quasi un anno, nelle attività di verifica e prova presso le Motorizzazioni.

Bombole GPL sostituzione, come fare

Con il Decreto Semplificazioni, le autofficine equipaggiate e dotate delle attrezzature necessarie per le verifiche del caso potranno svolgere oltre alla sostituzione fisica della bombole del gas GPL anche la parte “burocratica” ovvero la registrazione dell’avvenuta sostituzione dei serbatoi. Per l’utente finale sarà molto più semplice e veloce questa operazione della sostituzione delle bombole del gas per gli impianti a gpl montati sulle auto di cui ricordiamo la sostituzione obbligatoria è a 10 anni (GPL).

Sostituzione bombole Gpl senza visita e prova

La soluzione per una rapida sostituzione delle bombole già richiesta è quella che visita e prova non siano più necessarie se la nuova bombola è dello stesso tipo, capacità, dimensioni e spessore di quella scritta nella carta di circolazione.

“Il nostro auspicio è che si possa giungere in tempi brevi all’adozione del decreto e che si consenta alle autofficine appositamente equipaggiate ed attrezzate di poter svolgere le operazioni anche amministrative connesse alla sostituzione dei serbatoi – commenta Andrea Arzà, presidente Assogasliquidi/Federchimica.

 

Siamo certi che le semplificazioni previste consentiranno di superare le problematiche fin qui riscontrate, evitando soluzioni di continuità nella possibilità per i cittadini di utilizzare l’alimentazione a GPL della propria autovettura e beneficiare di risparmi non solo economici sul rifornimento di carburante, ma anche dell’innegabile vantaggio di produrre minori emissioni nocive nell’aria e di circolare nei centri urbani nei giorni di blocco del traffico per l’inquinamento da polveri sottili”.

Incentivi GPL e metano, retrofit per motori a benzina e diesel

Assogasliquidi ha inviato al Governo anche la proposta di estendere gli incentivi all’installazione di impianti retrofit a GPL e metano delle auto di classe euro 4 e 5 a benzina e gasolio. L’obiettivo è quello di stimolare gli automobilisti che non possono acquistare un’auto nuova, ma posseggono una vettura che potrebbe ancora circolare se convertita a gas.  

La proposta è articolata su di un arco temporale che va dagli ultimi mesi dell’anno in corso sino a tutto il 2023 e riguarda un potenziale bacino di oltre 15 milioni di auto. Con un modesto investimento, si stima di ottenere nel periodo considerato ingenti riduzioni di emissioni: circa 120.000 tonnellate di CO27,5 tonnellate di ossidi di azoto, 1,3 tonnellate di PM2.5 e una tonnellata di PM10.

L’effetto ambientale positivo rimarrà consolidato anche negli anni successivi, con una riduzione media annua pari a oltre 38.000 tonnellate di CO2, oltre 2 tonnellate di Nox, 0,5 tonnellate di PM2,5 e 0,3 tonnellate di PM10

 

Poi secondo Assogasliquidi ci sono altri potenziali benefici, non solo fiscali ma anche relativi all’indotto, ossia le tante autofficine che eseguono le conversioni ed in generale, tutte le imprese dell’industria che lavorano con il GPL.

Fonte newauto.it

 

 

 

 

 

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